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Ciao a tutti!
finalmente ho un po’ di tempo libero per aggiornare il blog.. sono seduta al mio solito tavolino in Twitter Bean coffee non lonano da casa mia.
Ho appena finito di scrivere le ultime pagine del report che devo consegnare al mio capo, riguardante le mie ricerche. Sono molto soddisfatta di come è andato il mio lavoro qui: ho incontrato un sacco di persone interessanti, soprattutto donne che lavorano in un campo difficilissimo, reso più difficile dalle condizioni politiche e sociali di questo paese.. ma la loro forza e determinazione è stato un ulteriore motivo di ispirazione per me e sono molto fiera di potere fare parte di questo mondo!
lo scorso venerdì ho avuto una riunione al Centre for Women Development, dove una decina di donne, vietnamite, giapponesi e occidentali, si sono incontrate per parlare deli ultimi avvenimenti in merito al traffico umano con la Cina e aggiornarsi sulle soluzioni e azioni da intraprendere. Io avevo il mio traduttore personale e ho potuto intervenire. è stato fantastico!
Il giorno dopo, sono pure stata contattata da due responsabili di ong, una giapponese e una australiana e mi incontrerò con loro la prossima settimana. Sono troppo contenta!! sento che finalmente, tutto sta convergendo nella direzione giusta.. che tutti i miei sforzi stanno dando i loro frutti… :-))
In orfanotrofio invece la situazione è ancora critica. I bambini non hanno più cibo perchè prima Projects Abroad finanziava il tutto e adesso che ha levato le tende, i bambini sono rimasti senza niente ed i monaci fanno fatica a provvedere a tutto. Xuan, l’insegnante vietnamita, continua ad andare tutti i giorni e a portare cibo da casa sua. Per fortuna, grazie ad una donazione di 200 euro da parte della mia ex datrice di lavoro, ho potuto comprare per loro latte liquido e in polvere, instant porridge, pannolini di varie misure, sapone, spazzolini e dentifrici in quantità sufficienti per resistere alcune settimane. Portarli da casa all’orfanotrofio con il motorino è stata l’impresa fra le più difficili che abbia mai dovuto affrontare! sembravo proprio una di quelle vietnamite che si vedono nelle foto per i turisti.. presente??
Adesso voglio cercare di organizzare un incontro fra alcuni membri di associazioni locali e l’insegnante in modo da provare a trovare una soluzione per questa situazione. Dobbiamo assicurarci che, una volta chei bambini saranno partiti da Bo De, avranno comunque le cure necessarie per crescere e quelli che sono in età scolare, vadano a scuola regolarmente. Spero di riuscirci.
Anh, continua ad essere diffidente nei miei confronti e questo mi riempie di tristezza ogni volta.. e piango quasi sempre. sapere che una volta, le mie braccia erano l’unico posto nel quale si sentiva sicura, mentre adesso se l’accarezzo troppo o le sto troppo vicina si innervosisce, mi butta giù di brutto. per questo vado più raramente. è brutto da dire, ma devo pensare a me stessa anche e alla mia salute mentale. anche perchè poi sono triste e incapace di concentrarmi per tutto il giorno e in un momento così importante della mia vita e della mia carriera, non posso assolutamente perdere il senno.
Ci sono dei risvolti anche dal punto di vista sentimentale. Mi vergogno sempre un po’ a scrivere di questa parte della mia vita, ma sono assolutamente convinta che per rendere il mio blog più veritiero possibile, devo rendervi partecipi e scrivere di tutto quello che mi succede..
quindi, vi aggiornerò sul caso Tommy, ovvero il ragazzo della patente: nelle ultime settimane, ci siamo sempre beccati per caso nei vari locali e ristoranti ( nonostante Hanoi abbia quei 200.000 ristoranti e altrettanti bar, clubs etc). poi io mi sono trasferita e indovinate un po’ dove? nel suo stesso palazzo. Ok, non è una mossa da stalker, ma semplicemente una mossa di convenienza: infatti per il breve tempo che mi rimane qui ad Hanoi, nessun proprietario affitta appartamenti per un periodo inferiore ad un mese e a volte neanche per un mese intero. quindi ero un po’ nella cacca perchè avevo veramente bisogno di trovare un posto mio. E mi sono ricordata di quello che mi aveva detto Tommy sul suo appartamento e sulle condizioni di affitto. Mi sono fatta dare l’indirizzo e ci sono andata, tentando la mia fortuna… e ci ho azzeccato! :-)) essendo camere e mini appartmaento in affitto, il proprietario mi ha detto che potevo prenderne una anche per un periodo di tre settimane e quindi beh, è stato facile! ho firmato e il giorno stesso mi sono trasferita. E volete sapere l’ultima? ho scoperto di essere sullo stesso piano di Tommy.. ahahah!! quando si dice, il caso eh..
Comunque ieri sera, tornando a casa dopo una cena con Loic, tiro fuori il cellulare dalla borsa e mi ritrovo con 3 chiamate perse e 4 messaggi.. da parte sua. Non potevo crederci! Mi chiedeva di uscire.. scrivo in fretta il messaggio di risposta ma nel frattempo lui mi chiama di nuovo e mi chiede dove sono; io gli rispondo che sono appena tornata a casa e lui mi dice che è in un bar a due passi da casa nostra con i suoi boss che mi vorrebbero conoscere. Mi hiede se posso raggiungerlo e io decido di sì. Così mi dò una sistemata e vado. Quand sono arrivata è stato un po’ imbarazzante, perchè tutti i suoi capi ( 3 per l’esattezza) non hanno smesso di farmi i complimenti e continuavano a chiedere a Tommy se fossi davvero sua amica.. Quando poi lui è andato in bagno, uno dei suoi capi mi ha confidato che Tommy ha parlato molto di me ed è per questo che volevano conoscermi. Ok, immaginate la mia faccia a sentirmi dire questo! ahahhaha!
Comunque sia, dopo il bar ci siamo spostati nell’appartmaento da 1200 euro al mese di affitto del boss numero 1. Hanoi è questa: hanoi è un orfanotrofio pieno di bambini che non hanno neanche da mangiare ed è anche la città dove alcune persone possono permettersi un appartmento che anche in Italia sarebbe da “super ricchi”..
Ed io continuo a saltare da una parte all’altra dei due estremi.
A volte, è molto dura, perchè, come ormai avrete capito, la mia vera natura è ben lontana dai posti fancy e chic che ogni tanto frequento. Per esempio, ieri sera, prima di incontrare Tommy, Loic mi aha portato ad una degustazione di vini, in un’antica casa colonica francese ( nella foto), piena di occidentali vestiti con camicie bianche e pantaloni cachi, stile colonialism chic. Mi rende sempre un po’ nervosa frequentare questo tipo di gente: so per esperienza che sono persone ricche, che lavorano per ambasciate, uffici governativi o che possiedono ristoranti e negozi occidentali , che vivono in case lussuose attorno al West Lake o in Thanh Xuan o in Ciputra. E che sono lontani anni luce dal Vietnam nel quale vivo io e che probabilmente troverebbero difficile capire le mie scelte. Ma so anche che queste persone, sono quelle che, egoisticamente parlando, potrebbero finanziare i miei progetti, se solo gliene parlassi in modo da toccare i loro cuori di mecenati. Quindi, sono comunque grata delel occasioni di questo genere che mi si presentano e devo dire che il mio carissimo amico Loic, figlio del direttore di diversi alberghi qui ad Hanoi, mi aiuta molto in questo proposito.