Archive for maggio 1st, 2013

  • una giornata incredibile

    Martedì è stata  una giornata con i fiocchi: la mattina è cominciata al solito, con la sveglia alle sei e mezza: mi sono lavata, ho preparato il latte per Anh, sono andata a prenderla, le ho dato la colazione, le ho fatto il bagno, l’ho cambiata, le ho dato le medicine e sono stata con lei fino all’ora di pranzo. Poi le ho preparato il pranzo che quella cicciona si è divorata, l’ho cambiata di nuovo perchè mi aveva lasciato uno dei suoi regalini e poi insieme, ci siamo addormentate, una accanto all’altra fino alle due. Quando ci siamo svegliate, le ho dato un altro biberon di latte, altre medicine, l’ho ricambiata e abbiamo passato il pomeriggio a giocare. Questo fino all’ora di cena. Indovinate cosa ho fatto all’ora di cena? Esatto, le ho dato da mangiare, l’ho cambiata e l’ho portata di sotto per la notte. (non posso lasciarla dormire con me).

    Io e Shila siamo andate a letto presto, esauste, ognuna a leggere il suo libro e ad ascoltare la musica. Verso le undici però, Huyan ha ricevuto una chiamata: era la ragazzina incinta: era entrata in travaglio!!

    Non mi ricordo se ho già parlato di lei, lo farò ora:non ho ancora capito il suo nome, ma a pranzo e a cena è sempre con noi: avrà forse 17-18 anni ed è rimasta incinta, lasciando la scuola. Ovviamente il ragazzo se l’è data a gambe e lei è dovuta venire qui, perchè i suoi genitori non sanno nulla della gravidanza. Così, adesso, doveva affrontare un parto senza mamma accanto o qualcuno della famiglia, solo due monache e due occidentali più agitate di lei. Ci siamo fiondate tutte e 5 all’ospedale, mentre la ragazzina pregava in silenzio. Mi ha fatto una tenerezza infinita. è da un po’ che penso a cosa si potrebbe fare per lei.. vorrebbe diventare una make-up artist. Stavo pensando se si potrebbe pagargli un corso da truccatrice, così avrebbe un diploma e potrebbe trovare una casa e decidere di tenere il bambino. Che invece vuole dare in adozione a Nate e Priscilla. Ma loro non vogliono( per motivi personali). Per adesso, le ho regalato un lucidalabbra ed era contentissima. E nel taxi le massaggiavo la schiena.

    Lasciamo perdere le condizioni dell’ospedale. Odore di antisettico, disinfettante o strumentazione medica? Macchè.. mosche e sporco. La ragazzina non aveva neanche i soldi per pagare il parto, così abbiamo messo insieme un po’ di soldi. Io e Shila abbiamo dato rispettivamente 300.000 dong. In totale bisognava pagare 1.000.000 di dong. (50 euro) Siamo rimaste li per un po’, poi il dottore ci ha detto che dovevamo andare via e tornare per le quattro di notte, quando la piccola avrebbe partorito il suo bambino. Avrebbero fatto un cesareo.

    Così, io, Shila e Huyan siamo tornate a casa in taxi, nelle strade deserte di una Lan Bien dormiente. Solo che non avevamo i soldi per pagarlo. Così abbiamo girato in tondo, facendo alzare il costo del taxi a più non posso, finchè non abbiamo trovato un abanca e Shila è riuscita a ritirare i soldi.

    Appena arrivate alla pagoda, notiamo una donna con un fagotto in mano, davanti ai cancelli chiusi. Lei si gira verso i fari della macchina e vediamo che sta piangendo tutte le sue lacrime. Huyan ci dice di scendere e noi obbediamo. Lei si mette a parlare con la donna. Poi dice a Shila di prendere il bambino e a me di consolare la donna. Così mi sono ritrovata questa sconosciuta con gli occhi gonfi tra le braccia.

    Il guardiano dell’orfanotrofio è arrivato. I tre si sono messi a discutere per un po’ mentre io e Shila guardavamo il bambino. Appena nato, la testa ancora un po’ deformata dal parto.

    Loro hanno mandato via la donna che si è ripresa il bambino. Io e Shila non ci capivamo un cacchio. Siamo rientrate in camera e ci siamo fatte spiegare. A furia di disegni, abbiamo capito cos’era accaduto: la donna e il padre del bambino lo volevano abbandonare; lei viene picchiata dal marito. Però oggi non potevano dare il bambino in orfanotrofio perchè non avevano i documenti.

    Adesso so che il capo monaco deve avere tutti i documenti riguardanti Anh.

    Prima di andare a dormire, ci siamo fatte una zuppa di instant noodles. Poi, chissà come, ci siamo messe a ridere come delle matte. Ognuna guardava l’altra e rideva. E non riuscivamo più a smettere.

    il foglio della spiegazione

    il foglio della spiegazione