Archive for ottobre 22nd, 2014

  • L’ultima settimana a Hanoi.. what comes next?

    Non ho più avuto tempo di scrivere in merito alla mia ultima settimana ad Hanoi, prima di tornare in Italia. Ora, seduta davanti ad un computer preistorico nella mansarda di casa mia, con la connessione che va e viene, perché sì dai, il Vietnam è un paese del terzo mondo però è l’ Italia quella che non si riesce a rimediare per un servizio internet come si deve, posso finalmente dedicarmi a questo articolo.

    Comincerò dal mio ultimo week-end che è coinciso con il 60esimo anniversario della liberazione del paese dai francesi e che è stato a dir poco, matto e incasinato:

    Venerdì sera, Mi, Elton, Loic, Ivy ed io, dovevamo vederci a Ta Hien per un drink prima di andare al nostro solito Hair of The Dogs. Quando sono partita da casa, sembrava tutto come al solito, la città sbrilluccicante , il traffico intenso, l’inquinamento acustico…

    Quando sono arrivata all’altezza della Lotte Tower su Kim Ma però, il traffico si è fatto ancora più insistente ed è diventato sempre più preoccupante man mano che mi avvicinavo all’Old Quarter. “è normale” ho pensato, ” è festa oggi”..

    Ho tagliato per Hang Bai street e mi sono intrufolata nelle stradine del quartiere vecchio per cercare di raggiungere Ta Hien il più facilmente possibile, ma ad un certo punto, mi sono trovata in mezzo ad un enorme ingorgo di motorini e persone: nessuno riusciva a muoversi, nè avanti, nè indietro, nè a destra… eravamo come tutti congelati in quella posizione, i nostri motorini attorcigliati. Nessuno parlava.. è stata, credo, la situazione più surreale nella quale mi sia mai trovata.  Quando le esalazioni di gas sono diventate insopportabili, all’unisono, abbiamo spento i motorini.

    Dopo altri cinque minuti in quella situazione, stavo iniziando a dare di matto: non avevo neanche i soldi nel cellulare per potere chiamare i miei amici in soccorso ma avevo visto che loro mi avevano chiamato più volte senza che io riuscissi a rispondere. Ero veramente nel panico e a pensarci adesso, mi viene da ridere, ma in quel momento,  il nervoso e l’incapacità di pensare a come uscire da quell’ingorgo surreale, minacciavano di farmi scoppiare a piangere.

    Poi, non so come, una persona si è mossa per prima, spostando a colpi di reni, il suo motorino… e da lì, tutto si è sbloccato.

    Dopo un quarto d’ora sono riuscita ripartire e raggiungere, con la testa ancora annebbiata, Ta Hien. Ma la polizia bloccava la strada.  Quindi, ho girato in un’altra stradina, per raggiungere Me Mai street, dove c’è l’Hair of the dogs. Ma niente, anche quella era bloccata per via dei festeggiamenti.

    Disperata,  mi sono allontanata dal quartiere vecchio e mi sono fermata al primo venditore ambulante di ricariche per il telefono e ne ho comprata una da 20.000 VND ( 75c di euro). Ho chiamato Mi e Loic e ho detto loro che non riuscivo ad entrare a Ta Hien, perchè era tutto bloccato e loro mi hanno detto di trovarci tutti all’Hero Bar, poco fuori dal quartiere vecchio.

    Così finalmente sono riuscita a raggiungerli e abbiamo potuto celebrare e festeggiare il mio ultimo week-end.

    Sabato, dato che i festeggiamenti erano ancora in semi-atto, abbiamo optato per una serata più tranquilla.. sempre a Ta Hien. Credo che a Mi piaccia andare lì, perchè ogni volta che attraversiamo il corridoio di persone sedute a terra che sorseggiano cocktails o sgranocchiano zampette di gallina, tutti si voltano a guardarci. Direi che è piuttosto normale quando un gruppo formato da due occidentali dei quali uno è un super biondone e un’ asiatica tatuata mano nella mano con un ragazzo di colore, fanno la loro comparsa, in un contesto assolutamente tradizionale, di una strada affollata di Hanoi in una tranquilla serata vietnamita..  mi ed io

    L’ultima settimana l’ho passata tra  incontri di lavoro last minute, la stesura del report finale e l’orfanotrofio.bo de kidsbo de kids 2bo de kids 3

    In merito a questo, non posso dire molto, per questioni di sicurezza ( se volete sapere di più, contattami in privato) ma voglio raccontarvi comunque, che cosa meravigliosa mi è successa, proprio l’ultimo giorno, giovedì scorso, quando sono andata a trovare Anh per l’ultima volta prima di ripartire:

    Xuan ed io stavamo giocando con i bambini, quando ad un certo punto, una famiglia composta da padre, madre e due figli adolescenti, sono entrati nella stanza addetta a scuola: Xuan ed io eravamo a dir poco sorprese dato che nessuno può entrare in orfanotrofio adesso. Abbiamo chiesto loro come fossero riusciti ad arrivare fin da noi e ci hanno risposto dicendoci che alloggiavano in un certo hotel che, a sua volta, aveva dei contatti con l’orfanotrofio. Xuan ed io, siamo rimaste a dir poco sconcertate nel venire a sapere che un hotel ha dei contatti con la pagoda e non sapevamo bene cosa dire.. poi però la mamma, mi ha detto una cosa che mi ha lasciato ancora più sbalordita: lei e la sua famiglia si erano trasferiti dalla Svizzera a Singapore a causa del lavoro del marito ed ora, erano in viaggio nel sud-est asiatico, prima che il lavoro e la scuola dei ragazzi ricominciasse..e avevano deciso di venire ad Hanoi a visitare l’orfanotrofio, perché seguono questo blog da quando l’ho creato!!io piu bimbi

    Vi rendete conto? immaginate la mia faccia quando ho scoperto che quello che scrivo è veramente seguito e ha portato questa splendida famiglia fino ai miei bimbi.. davvero, non c’è gioia più grande nel vedere che posso davvero, con le mie parole, arrivare fino ai cuori delle persone e riuscire ad aiutare i bambini di Bo De.. ed è quello che è successo l’ultimo giorno ad Hanoi!

    Infatti, la famiglia ( che tra l’altro è italiana), ha deciso di aiutare una bimba che ha bisogno di cure mediche e di seguirla nella sua crescita. Cosa c’è di meglio?! So che, questa famiglia probabilmente, starà leggendo il mio articolo adesso, e quindi voglio esprimere nuovamente la mia felicità e gratitudine nei loro confronti per aver sposato la nostra causa.. e cioè il benessere dei nostri bambini. GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!!

    Per concludere, adesso sono a casa, a Rimini, in attesa dei prossimi passi per il progetto.. anzi devo andarmi a preparare perché ho un incontro su skype con i miei capi tra mezz’ora :-)

    L’ ultimissima novità: fra 2 settimane sarò in viaggio per Seoul, (per motivi personali) dopo 3 anni, sarò di nuovo là. Per chi mi conosce bene, sa che le emozioni nel tornare, sono tante, perciò, probabilmente, scriverò qualcosa anche durante questo mini-viaggio… ci sono tante cose ancora da raccontare!!