strana pazza notte
So.. sono le due e mezza del pomeriggio right now. Ho appena finito di mangiare la mia terza tazza di cereali.. Non li mangio da 4 o 5 mesi credo!!! Ma oggi me n’è venuta un’improvvisa voglia, così quando sono filmanete riuscita ad alzarmi dal letto, mi sono vestita velocemente, truccata quel minimo dispensabile a non far spaventare la gente per strada, poi ci ho rinunciato, ho messo gli occhali da sole anche se qui oggi, piove ed è grigio (è sabato d’altronde), ho preso la mia favolosa bici e sono andata nel negozio più vicino a casa mia.
Devo raccontare della scorsa notte… My God! Ok comincio dall’inizio:
Mi ed io ci siamo messe d’accordo per vederci verso le 8.15 alle Vincom Tower in Ba Trieu. Avremmo bevuto Tchà Dà (the freddo) aspettando la sua amica e poi saremmo andate al Madakuè, un bar all’aperto per stranieri, vicino all’Hanoi Rock City, in una delle sponde del West Lake.
Mi sentivo alla grande e avevo proprio voglia di un’uscita fra ragazze! Al bar sono arrivata per prima, e il proprietario appena mi ha visto, invece di salutarmi mi dice: ” Stai aspettando Tungmin?” Ma dio… Noooooooooo non lo sto aspettando!!! Cristo, due soli mesi di relazione e sono stata già marchiata come ” la ragazza di”. Davvero Hanoi a volte, sembra Rimini.
Mi è arrivata venti minuti dopo. Bellissima. Ci siamo sedute al tavolino, abbiamo ordinato i nostri thè e abbiamo iniziato a parlare. La gente attorno a noi ci lanciava occhiate curiose e cercava di origliare i nostri discorsi.
Un’ora dopo la sua amica è arrivata, una ragazza esilissima, bionda, lenti coreane verdi che cercavano di nascondere uno degli sguardi più tristi che abbia mai visto. Insieme, abbiamo preso i motorini e ci siamo dirette alla volta del West Lake.
Al Madakè, c’era poca gente, come sempre direi, ma Mi voleva assolutamente andarci perchè non c’era mai stata, così ce l’ho portata. Abbiamo ordinato un drink per una e ci siamo sedute ad un tavolino nell’angolo. Abbiamo parlato e riso per un bel po’. Poi ho ricevuto una chiamata dal mio amico Jack, che mi diceva di raggiungerli al Bar Betta. Abbiamo accettato il suo invito e siamo uscite da Madakè.
Il nuovo Bar Betta, è vicino a Hai Ba Trung, ma non so come, ci siamo perse. Proprio perse. Voglio dire ero con due nate e vissute ad Hanoi e non sapevamo dove andare. Abbiamo continuato a girare in tondo per mezz’ora buona ridendo come delle matte, fino a che l’abbiamo trovato. Il pub era stracolmo di gente,per lo più stranieri. Il casino infernale. Jack era di fuori e ci stava aspettando.
Ora, non so bene come e cosa sia successo, ma fra Mi e Jack, è scattato qualcosa che ha fatto si che i due si sono rimbeccati tutta la sera, ubriacandosi. La ragazza triste, della quale non mi ricordo il nome, è andata a casa verso le tre. Mentre Jack, Mi ed io siamo rimasti un altro po’ e poi affamatissimi, abbiamo deciso di andare a casa di Jack per mangiare qualcosa. Mi era fuori dura. e pure Jack. ed io ero un pesce fuor d’acqua.
A casa di Jack abbiamo trovato due ragazzi australiani e una ragazza di non so dove ma con un piede rotto, uno più ubriaco dell’altro. Mentre Mi prendeva in ostaggio la ragazza con il piede rotto e Jack cucinava in cucina, uno dei ragazzi australiani mi ha trascinato in una danza misto ska-p, latino americano, – valzer e dio solo sa cosa.
Poi però mi sono stancata della situazione: erano le cinque del mattino, ero stanchissima, Mi era fuori controllo. Ho deciso di portarla a casa anche se lei mi ha implorato di portarla a dormire a casa mia. Sono riuscita a farla arrivare in Thanh Xuan distrisct sana e salva. L’ho fatta entrare in casa, l’ho portata in camera, l’ho svestita. E lei si è messa a piangere. E mi ha raccontato un sacco di cose. E sono rimasta con lei, ad accarezzarle la testa fino alle sei e mezza del mattino. Mentre Tung dormiva al piano di sopra.
Quando sono finalmente riuscita ad uscire da quella casa, scarpe con il tacco ai piedi, lenti che pizzicavano, triste per tutto quel fiume di emozioni e confessioni che mi aveva appena innondata, qualcosa ha attratto il mio sguardo: una libellula, marrone verde, stava volando bassa, all’altezza delle mie ginocchia. è rimasta accanto a me il tempo necessario perchè io la vedessi. E poi se n’è andata. Una libellula in mezzo ad un parcheggio, senza alberi o piante.
Tornando a casa in motorino ho scoperto che Hanoi è bellissima non solo di notte ma anche alle prime luci dell’alba. Per strada, solo pochi motorini, che correvano verso le loro mete, in silenzio, senza suonare il clacson. Anziani facevano ginnastica nei parchi o negli angoli dei marciapiedi. Qualche giovane coppia faceva jogging insieme. Studenti aspettavano l’autobus per l’università. E poi c’ero io, che tornavo a casa da una nottata non indifferente.
Ma tutti noi, ci stavamo godendo la brezza di un vento stranamente fresco che soffiava sulla città a quell’ora.
Ho dormito fino alle due del pomeriggio. Poi mi sono preparata, ho scritto l’articolo fino a qui e poi sono andata in orfanotrofio da Anh.
Adesso sono a casa e sono le 18.33. Tra un’ora mi vedo con Mi e andiamo a mangiare coreano.
ad Anh le hanno rasato la testa di nuovo.. ma quanto mi ha fatto bene vederla! L’ho stretta a me per un’ora.. e sono rimasta anche con gli altri bambini per un po’.
Ho scattato un po’ di foto di Anh e di alcuni bimbi che sono in camera con lei!