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  • Spese per il trasloco, ancora polizia e Anh sempre più bella

    Oggi è sabato e siamo ufficialmente in mezzo alla festività per la presa di Ho Chi Minh city(1975). Hanoi di giorno è un casino bestia e di notte invece si svuota. Fa stranissimo.. ma come ho già detto, adoro la città di notte, anche vuota. E l’adoro di più quando mi godo un viaggio in motorino con l’aria fresca (ma umida), libera da smog.

    Comunque, questa mattina sono andata a fare spese per il trasferimento: ho comprato: latte, pannolini, biberon di due grandezze diverse, cottonfiock, cremina anti irritazione, bagnodoccia per bimbi, un paio di cambi per Anh, e un girello da usare per fare i giri nel cortile e non tenermela sempre in braccio. Poi ho preso la piastra per i miei capelli sempre più crespi (ok, questo non è proprio per il trasferimento, ma ne avevo comunque bisogno) e piastra elettrica per cuocere il cibo per Anh, dato che io ce l’ho compreso nella sistemazione. E mi mancano ancora un paio di coperte e cuscino per me e accappatoio più vaschetta per lei. tutto questo per 100 euro

    Il pomeriggio sono andata di nuovo in orfanotrofio perchè Anh tornava: appena mi ha visto mi ha sorriso e adesso gorgheggia sempre di più: è sempre una sensazione indescrivibile quando la vedo.

    Nate, mi ha dato tutte le medicine che dovrò dargli e mi ha anche dato il suo libretto medico.

    Direi che siamo a posto! A cena, ho mangiato nella pagoda con Nate, Priscilla, Shila (la ragazza tedesca con la quale dividerò la camera), la dottoressa vietnamita e Jake, un americano di New York che è capitato in orfanotrofio quasi per caso e che sta facendo un viaggio astronomico dall’India fino a qui, in bici. Già, in bici!

    Un’altro vantaggio di stare qui, è che dimagrirò di sicuro

    La sera sono di nuovo uscita con i ragazzi francesi ed è venuta anche Shila. Ci siamo ritrovati in un resto-bar molto molto carino sulla punta del west lake: abbiamo bevuto qualcosa li e poi siamo andati al Madake. Ma il locale era quasi vuoto e triste. alla fine ci siamo seduti su una palafitta di bambu(io con i tacchi alti) a guardare il cielo inquinato, l’acqua del lago inquinata e le bellissime casa dei ricchi.

    Verso mezzanotte è di nuovo arrivata la polizia. Il dj ha spento la musica, i camerieri alcune luci e ci hanno detto di uscire. Ma quando siamo andati verso la porta, questa era chiusa, con uno dei camerieri che sbirciava fuori dal buchino della serratura.

    Ma che cacchio..???